Degustazione La Sibilla | 6 Aprile
E finalmente torniamo in Campania! Da tempo siamo persuasi che questa regione sia fra le più sorprendenti per la varietà e per l’autentico piacere che scaturisce dal suo patrimonio enogastronomico. Da Ischia al Cilento, dall’Irpinia ai Campi Flegrei, ci perdiamo in una girandola di gioia fra i nomi più suggestivi dell’ampelografia nazionale: Aglianico, Biancolella, Sciascinoso, Ripoli, Ginestra, Falanghina, Piedirosso, Greco, Fiano, Asprinio e potremmo proseguire.
Questo sabato ci inerpichiamo fra i vigneti sulla collina di Baia, a Bacoli, fra antiche mura e suggestive cantine, tra opus reticulatum e cisterne romane, dove da cinque generazioni la famiglia Di Meo custodisce e difende antiche vigne a piede franco dall’urbanizzazione moderna. Cresciuti anche loro su questi terreni sabbiosi di origine vulcanica, i fratelli Vincenzo, Salvatore e Mattia si compensano, ciascuno con la propria indole e abilità. Sono la generazione che guarda al futuro, scandagliando la propria storia. Sarà per questo che già prima di conoscerli personalmente nella loro generosa accoglienza, eravamo totalmente conquistati dai loro vini.
Assaggeremo:
Falanghina
Campi Flegrei D.O.C., 100% Falanghina, vitigno di origine greca che
si esprime al meglio in questo territorio. Vendemmia manuale e, dopo
la vinificazione, tre mesi di affinamento in acciaio sulle fecce fini
e almeno tre mesi in bottiglia. Di colore giallo paglierino, al naso
è un’esplosione di agrumi, frutta a polpa gialla ed erbe aromatiche.
Salina e rinfrescante, capace di far tornare le vongole anche quando,
come direbbe Eduardo, sono scappate…o meglio, fujute!
Piedirosso Campi Flegrei D.O.C., 100% Piedirosso, detto anche ‘per’e palummo’ per forma e colore dei raspi che ricordano le zampe del colombo. Vendemmia manuale e, dopo la vinificazione, sei mesi di affinamento in acciaio e almeno tre mesi in bottiglia. Di colore rosso rubino con riflessi purpurei, al naso si colgono geranio e ciliegia punteggiati da sentori di pepe, in una cornice di macchia mediterranea. Scalpita e persiste a lungo, lasciando la bocca fresca di fiori e di frutti rossi. Ideale abbinamento a zuppe di legumi e a formaggi stagionati.
Sabato 6 Aprile
11.00 – 13.00 / 17.00 – 19.30
Guido De Ponti, il Geologo Droghiere
Andrea Voltattorni, il Versastorie