Degustazione La Marca di San Michele | Sabato 19 Ottobre

Come palombari ci caleremo sui fondali del mare Adriatico per assaggiare i vini della Marca di San Michele a Cupramontana. Questa è l’origine delle colline che si sono formate più di 5 milioni di anni fa. Terreni calcarei con predominanza di argille, marne e gessi a 400 metri sul livello del mare. 30.000 bottiglie su 6 ettari di vigneto, intorno alcuni ettari a seminativo e uliveti ad alimentare la biodiversità del territorio.

Oggi le parole migliori le lasciamo esprimere direttamente all’ottima squadra che rappresenta il fondamentale capitale dell’azienda, quello umano: “La contrada di San Michele che si sveglia al mattino con la luce dell’alba che viene dal mare e che colora di giallo i vigneti. Il sole, il vento marino che incontra quello della montagna, l’ombra del tardo pomeriggio, la neve d’inverno, le piogge autunnali, terreni con memoria di mediterraneo, calcare e argilla. Un tentativo il nostro di non cancellare questa magica armonia. Ci emoziona pensare ai nostri vini con la spinta di radici profonde e lo sguardo che sconfina altrove. Salinità, mineralità, acidità le tre parole chiave.”

E noi aggiungiamo che qui non si utilizzano erbicidi, pesticidi e fertilizzanti. Si applicano principi di biodinamica seguendo i cicli lunari. Come concime si utilizza un sovescio di leguminose favino, piselli, veccia, lupinella ed erba medica. Fermentazioni con lieviti indigeni e lunghi affinamenti sur lies per far esprimere al meglio l’unicità di vini nati solo da cru distinti. Per i bianchi pied de cuve e vasche di acciaio inox o botti di legno grandi per lunghe maturazioni e affinamenti sulle fecci fini. Per i rossi, giovani, uve diraspate e brevi macerazioni sulle bucce. Fermentazioni spontanee in vasche di acciaio inox e lunghi affinamenti.

Assaggeremo:

Capovolto. Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC Classico Superiore. Fermenta in vasche di acciaio inox dove matura “sur lie” per 7/8 mesi. L’appellativo ‘Capovolto’ deriva dall’omonima forma di allevamento della vite, che consiste nella curvatura ad arco del tralcio, quindi capovolto. Questo sistema, che consente di ottener un’alta resa, veniva tradizionalmente adottato in tempi di povertà per il sostentamento delle famiglie contadine. Di colore giallo paglierino con lampi dorati. Al naso spiccano profumi di frutta fresca, fiori bianchi e mandorla. Al palato risulta succoso, di buona struttura e grande freschezza, con una inesauribile scia sapida.

Bastian Contrario. Marche Rosso IGP. Da uve Montepulciano 100%. Fermentazione spontanea con lieviti indigeni e maturazione in vasche di acciaio inox per 12 mesi. Poi altri 12 mesi di affinamento in bottiglia. Di un bel colore rubino profondo. Al naso cogliamo sottobosco, noce, viole, con una nota fresca di pepe nero e cardamomo che ritroviamo con grande coerenza al palato.

Sabato 19 Ottobre
11.00 – 13.00 / 17.00 – 19.30

Guido De Ponti, il Geologo Droghiere
Andrea Voltattorni, il Versastorie

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